Il Pranayama

Pranayama a narici alterne
L’arte di respirare
Se osserviamo il nostro respiro mentre siamo in uno stato di quiete, possiamo vedere che la nostra respirazione è addominale; quando siamo agitati, tesi, nervosi o in uno stato di ansia, la nostra respirazione diventa toracica e più veloce; quindi, uno stato emotivo può influenzare la nostra respirazione. Gli antichi yogin, osservando questi fenomeni, scoprirono che era possibile il contrario, cioè la respirazione può influenzare la nostra emotività: fu per questo che diedero grande importanza al respiro tanto da creare la “scienza del Pranayama” basata appunto sulla respirazione
Pranayama – Gestione dell’energia vitale tramite il respiro.
Cosa è il Prana?
In India, prana significa tutto ciò che è vita: fin quando c’è prana, l’essere umano rimane in vita, se non c’è più prana, non ci può essere vita. Il prana è dunque energia cosmica che gestisce ogni cosa del nostro essere, dunque imparare il pranayama significa imparare a canalizzare e utilizzare al meglio le nostre energie. Occorre sottolineare che le pratiche di respirazione non sono che una parte, benché essenziale, delle tecniche attraverso cui si arriva al vero pranayama: infatti, pranayama vuol dire controllo del prana, dell’energia vitale, che è ben oltre il respiro; difatti, il mondo intero è composto da materia e energia e quest’ultima è materia allo stato sottile. La materia stessa è, in forma sottile, l’etere, Akasha: nell’Induismo il termine è utilizzato per indicare l’essenza base di tutte le cose del mondo materiale, l’elemento più piccolo creato dal mondo astrale. Akasha è uno dei Panchamahabhuta o “cinque grandi elementi”, la cui principale caratteristica è Shabda, il suono; è quintessenza, substrato della qualità del suono, è una sostanza fisica eterna e impercettibile e che tutto pervade. Dunque, il prana, presente nel cosmo e dentro di noi, si manifesta sotto forma di movimento, gravitazione, magnetismo, elettricità, ma anche nelle attività corporee, correnti nervose e forza del pensiero.